Guida ai diversi tipi di lampadine: quali scegliere per risparmiare
Alogene, al neon, a led: in commercio esiste una grossa varietà di lampadine. Ma sai scegliere quella più adatta alle tue esigenze? In questo articolo facciamo un po’ di luce su quali sono i vantaggi e il risparmio in bolletta dei vari tipi di illuminazione.
I diversi tipi di lampadine in commercio: come scegliere
In commercio esistono molteplici tipi di lampadine, ognuna con le sue precise peculiarità. Infatti, in generale, per scegliere il tipo di illuminazione più adatto per la casa (e per l’ambiente) dobbiamo tenere a mente alcune caratteristiche:
- Classe energetica: sulla confezione di ogni lampadina troviamo indicata la classe energetica di appartenenza, compresa tra le lettere G e A. Più ci avvicineremo a quest’ultima lettera e più sapremo che la nostra lampadina ha un’alta efficienza energetica.
- Potenza: questo parametro indica la quantità di energia elettrica che viene consumata dalla lampadina ed è espressa in Watt (W). Inoltre, al fine di scongiurare eventuali danni all’impianto elettrico, viene riportata anche la potenza massima sopportata.
- Lumen: corrisponde alla quantità di luce emessa dalla lampadina. Più il numero di lumen è alto, più la luminosità sarà intensa.
- Vita media: in base al tipo di lampadina, varia anche la durata di utilizzo che può andare da qualche mese o, addirittura, anni.
- Colore: un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è la tonalità di luce emessa dalla lampadina che può essere calda, fredda o neutra.
Lampadine a incandescenza
Le lampadine a incandescenza sono state una delle tipologie più diffuse, fino a quando, nel 2009, con la normativa EUP, l’Unione Europea ha deciso di ritirarle progressivamente dal mercato. Il motivo si deve al loro alto consumo di energia elettrica, oltre che alla scarsa efficienza (il 95% di energia usata andava disperso sotto forma di calore). Di conseguenza, si è optato per mettere in commercio altri modelli più economici in termini di costi energetici.
Lampadine alogene
Questo tipo ha fatto la sua comparsa nel lontano 1959. Il nome è dato dal gas alogeno presente all’interno, che permette di aumentare durata e intensità della luce emessa. Possiamo considerarle la “versione aggiornata” delle tradizionali lampadine a incandescenza: rispetto a queste ultime, infatti, possono durare, in media, dalle 2 alle 5 volte in più e garantirebbero un risparmio di energia elettrica pari al 30%. Il loro vantaggio è che, grazie all’utilizzo di un dimmer, è possibile regolare l’intensità della luce emanata: sono quindi particolarmente adatte per valorizzare determinati ambienti di casa o per mettere in luce quadri e opere d’arte.
Lampadine fluorescenti o a risparmio energetico
Esistono anche delle lampadine eco-friendly: stiamo parlando delle lampade fluorescenti, note anche come “a risparmio energetico”. Questa tipologia è particolarmente sostenibile per l’ambiente perché ha il vantaggio di essere economica in termini di consumo energetico – garantirebbe un risparmio pari al 75% – ed è più sicura perché non raggiunge temperature elevate mentre è in funzione, come nel caso delle lampadine alogene. Inoltre, questo modello gode di lunga vita, dato che la durata si aggira intorno alle 15 mila ore.
Lampadine neon
L’invenzione delle lampadine neon risale al 1909 e il loro nome si lega al gas nobile (Neon) presente nel bulbo che ne garantisce il funzionamento. Anche questo modello presenta una serie di vantaggi in termini economici, energetici e di durata; inoltre, rispetto ad altre tipologie, le lampadine neon a risparmio energetico si prestano maggiormente a essere utilizzate in uffici ed edifici industriali perché, appena messe in funzione, emettono una luce fioca e richiedono del tempo prima che possano sprigionare il massimo della loro luminosità.
Lampadine a led
Infine, troviamo le lampadine a led, il cui acronimo sta per “Light Emitting Diode” perché il loro funzionamento si basa su diodi in grado di convertire l’energia elettrica in luce. La categoria a led è sicuramente tra le più vantaggiose: il funzionamento di queste lampadine può raggiungere una durata pari a 30 mila ore, sono economiche ed esistono anche nella variante “luce fredda” e “luce calda”. A questo proposito, è bene ricordarsi che la luce blu può risultare, a lungo termine, nociva per la vista e il sonno: quindi, per illuminare i nostri ambienti di casa, meglio preferire una tonalità di luce più calda.
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