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Come leggere e controllare la bolletta del gas

Tutte le informazioni per leggere e capire la bolletta del gas: esempi e spiegazioni delle voci di spesa per controllare e calcolare i consumi in bolletta

Per le forniture gas è molto importante saper leggere la bolletta in modo da verificare le proprie spese accuratamente. Saper analizzare la bolletta può essere utile, soprattutto per svolgere attività quotidiane che permettono un maggior risparmio sul costo.

Bolletta: cosa comprende e come capire quanto si spende

La bolletta del gas ha tre voci di spesa:

    • la spesa per la materia gas naturale
    • il trasporto e la gestione del contatore
    • gli oneri di sistema

La somma di queste voci indicheranno l’importo da pagare della bolletta.

Oltre alla parte economica, all’interno della bolletta ci sono una serie di informazioni molto importanti per il cliente, ad esempio il codice cliente e il PDR.

Le voci di spesa della bolletta del gas

Analizziamo adesso le voci di costo all’interno della bolletta che, come abbiamo detto in precedenza, sono tre.

Spesa per la materia gas naturale

È sicuramente la parte più sostanziosa della bolletta e possiamo dividerla in quota fissa e variabile. La prima è indipendente dal consumo, quindi non varia mai.

La quota variabile invece dipende dai metri cubi di gas consumati da ogni cliente. Il prezzo della materia prima dipende innanzitutto dal tipo di mercato a cui si aderisce. Nel tutelato è l’Arera che indica i prezzi, quindi in ogni contratto è uguale.

Al contrario, nel libero mercato ogni fornitore indica un proprio prezzo, perciò il cliente decide quale contratto sottoscrivere in base alle caratteristiche del prodotto e alle sue esigenze.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Questa voce indica la spesa per il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione della materia prima, in questo caso il gas. L’importo è indicato dall’ARERA per tutta Italia. La somma pagata non rimane all’azienda fornitrice, ma è girata al distributore. Anche in questo caso la spesa ha una componente fissa e variabile. Quest’ultima è a sua volta divisa in quota trasporto (quanto gas è trasportato al proprio contatore) e di stoccaggio (costo di stoccaggio). La componente fissa invece si paga indipendentemente dal consumo.

Oneri di sistema

Questa spesa è pagata per coprire costi di interesse generale, ogni cliente è tenuto a pagarli. Alcune voci che rientrano negli oneri di sistema sono incentivi alle fonti rinnovabili, sostegno alla ricerca di sistema e coperture per gli oneri del bonus sociale. L’importo di questi oneri è differenziato per scaglioni di consumo e incide circa il 5% del costo totale della bolletta. Attenzione però, ad oggi gli oneri di sistema sono stati azzerati per diminuire il caro bollette.

Imposte sul gas

Ovviamente non mancano anche le voci di spesa che riguardano le imposte. All’interno della bolletta possiamo individuare tre imposte:

  • L’accisa, un’imposta che si paga al consumo. Nel mercato domestico, le aliquote si dividono in quattro scaglioni di consumo e per area geografica.
  • L’addizionale regionale è decisa da ogni regione italiana e si calcola per fasce di consumo e categorie d’utilizzo.
  • IVA, che si calcola su tutte le voci di costo della bolletta, compresa l’Accisa. Nel mercato domestico fino a 480 smc l’anno, l’aliquota è del 10%, oltre è al 22% come per altri usi.

Altre partite

Un’altra voce di costo nella bolletta può essere altre partite. All’interno di questa sezione è possibile trovare spese che non rientrano nelle categorie precedenti, come costi di una voltura oppure interessi di eventuali morosità, oppure indennizzi verso i clienti.

I dati della fornitura gas in bolletta

Come detto in precedenza, oltre alla parte economica, all’interno della bolletta sono presenti delle informazioni sulla fornitura gas che possono essere molto importanti per il cliente. Alcune di queste informazioni sono:

  • Il codice PDR, che identifica il contatore gas.
  • Il codice cliente.
  • La classe del contatore.
  • Tipologia di consumo, che può essere una o tutte di queste voci: acqua calda sanitaria, cottura cibi, riscaldamento.
  • Tipologia cliente, se residente o non residente.
  • Il distributore di riferimento.
  • Il periodo di riferimento della bolletta.

La differenza tra consumi stimati e rilevati

Una distinzione all’interno della bolletta riguarda i consumi, che possono essere stimati o rilevati. La differenza è importante perché indica se il cliente ha effettuato la lettura del contatore. I consumi rilevati, infatti, fanno pagare un importo preciso di quello che si è consumato grazie alla lettura effettuata. I consumi stimati, al contrario, indicano un importo calcolato in base alle letture fatte in momenti precedenti. Di conseguenza, non è preciso dei consumi fatti nel periodo di competenza della bolletta. È importante quindi leggere il contatore del gas, all’interno di ogni bolletta è indicato il periodo in cui deve essere effettuata quella successiva.

Costo medio unitario della bolletta gas: Come calcolarlo

Come abbiamo visto, quindi, le voci di costo all’interno di una bolletta sono tante e anche complesse. Per avere un riferimento di costo medio unitario, che permette di capire il costo reale, è necessario dividere l’intero importo per il consumo quindi: costo bolletta/smc, con “smc” che sta per standard metro cubo, l’unità di misura del volume del gas. In questo modo è possibile avere un quadro più chiaro delle spese sostenute.

Per avere maggiori informazioni della tua bolletta puoi visitare la pagina guida alla bolletta. In questa sezione troverai la bolletta dell’offerta a te intestata e potrai analizzare ogni voce del documento e dove trovare le informazioni che ti interessano.

 

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