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Una giornata per salvaguardare le creature più antiche del mondo

Il 23 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Tartarughe con l’obiettivo di sensibilizzare sulle condizioni di questa straordinaria specie.

Le tartarughe vantano una presenza sulla Terra che risale a milioni di anni fa e rappresentano delle vere e proprie creature millenarie. La longevità e la resistenza nel corso dei secoli le hanno rese comunemente simboli di saggezza, forza e resilienza. Tuttavia, oggi le tartarughe stanno vivendo una serie di minacce che mettono a serio rischio la loro sopravvivenza e il futuro di un’intera specie.

La Giornata Mondiale delle Tartarughe offre l’opportunità unica di concentrare l’attenzione sulle sfide che questi animali affrontano e promuovere azioni concrete per la loro salvaguardia. Un’occasione per ricordarci quanto sia importante la tutela della biodiversità e l’impiego di pratiche sostenibili, per proteggere non solo le tartarughe, ma anche l’intero ecosistema in cui vivono.

Semplici azioni personali e quotidiane, come ridurre l’utilizzo di plastica monouso, sostenere progetti di conservazione, partecipare a programmi di volontariato e diffondere la consapevolezza sull’importanza delle tartarughe possono fare la differenza e avere un impatto significativo. Insieme, possiamo preservare queste creature affascinanti e permettere alle generazioni future di continuare ad ammirarle e trarre ispirazione dalla loro presenza silenziosa ma potente.

Quando e perché si celebra la giornata mondiale delle tartarughe.

Ogni anno, il 23 maggio diventa un’occasione per promuovere la consapevolezza e l’importanza della conservazione delle tartarughe e dei loro habitat. Questa data non è stata scelta a caso, anzi, è particolarmente simbolica, perché coincide con la stagione riproduttiva di molte specie di tartarughe marine.

Tutto il mondo celebra questa giornata speciale, e l’Italia è sicuramente tra i Paesi che dimostrano di impegnarsi attivamente nella loro tutela. Su tutto il territorio nazionale sono numerosi i centri per il recupero e la riabilitazione nelle aree marine protette, a cui si aggiungono anche i centri dei Carabinieri del CUFA (Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari) e Biodiversità, che sono responsabili di monitorare e contrastare il traffico illecito di animali e di proteggere gli habitat naturali delle tartarughe.

Inoltre, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è coinvolto nel progetto europeo INDICIT, che si concentra sull’impatto della plastica sugli animali del Mediterraneo, in particolare sulle tartarughe marine Caretta caretta. Questo impegno dimostra l’importanza che l’Italia attribuisce alla conservazione di queste splendide creature e alla salvaguardia dell’ecosistema marino.

Chi ha fondato la Giornata Mondiale delle Tartarughe.

È stata l’Organizzazione non profit American Tortoise Rescue a istituire la Giornata Mondiale delle Tartarughe nel 2000 con l’obiettivo di aumentare il rispetto e la consapevolezza nei confronti di queste creature. Da allora, l’organizzazione ha salvato e si è presa cura di circa quattromila tartarughe. L’ATR fornisce un rifugio permanente per le tartarughe con bisogni speciali e offre loro cure e assistenza per tutta la vita nel caso in cui non possano essere reintegrate in natura. Svolge anche un ruolo importante come centro di informazione nazionale sulla conservazione, l’alimentazione e la riabilitazione delle tartarughe in via di estinzione e allevate in cattività. Inoltre, lavora attivamente per promuoverne la protezione e per abolire la commercializzazione illegale di questi animali.

Perché le tartarughe rischiano l’estinzione.

Purtroppo, la sopravvivenza delle tartarughe è minacciata dall’uomo e dalle sue attività. Un motivo in più per sposare la causa e impegnarsi in prima persona per invertire la rotta.

Il turismo nelle aree di riproduzione rappresenta un grave problema, a causa della cementificazione e al degrado delle coste e dei litorali, limitando i siti sicuri e protetti in cui si recano le tartarughe.

Un peso enorme è da attribuire anche al cambiamento climatico e all’inquinamento, soprattutto da plastica. Per non parlare della pesca accidentale che miete vittime tra moltissime specie marine. Si stima, infatti, che ogni anno siano circa 150.000 le tartarughe marine catturate da strumenti da pesca nel Mediterraneo, e di queste, oltre 40.000 perdano la vita.

Le razze di tartarughe più diffuse in Italia e nel Mediterraneo.

Con i suoi 46.000 km di coste, il Mediterraneo rappresenta una piccola ma preziosa porzione dell’oceano. Nonostante le sue dimensioni limitate, questo mare è un autentico paradiso per la biodiversità e si distingue come uno dei principali hotspot a livello globale.
È qui che si possono trovare sei delle sette specie di tartarughe marine presenti nel mondo. La varietà di habitat e le acque ricche di vita del Mediterraneo offrono un ambiente ideale per questo tesoro da preservare e proteggere.

Tartarughe marine

Nel Mediterraneo e lungo le coste italiane si trova una tra le più comuni tartarughe marine, la Caretta caretta, uno degli animali più emblematici dei nostri mari. Ma sempre in questa zona è possibile avvistare anche altre specie, anche se meno comuni, come la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea), famosa per essere la più grande al mondo. Più rari sono stati gli avvistamenti di Kemp (Lepidochelys kempii) e della tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata).

Testuggini

Anche le testuggini sono un gruppo di tartarughe molto diffuse in Italia. Le specie più comuni sono la testuggine marginata (Testudo marginata) e la testuggine di Hermann (Testudo hermanni). Queste adorabili creature terrestri vengono spesso associate alle zone di macchia mediterranea e alle regioni più calde del nostro Paese. Sono animali pacifici, caratterizzati dal guscio rigido, che vivono per decenni in tranquillità.

4 curiosità sulle tartarughe

Oltre che creature affascinanti da salvaguardare, le tartarughe custodiscono segreti strabilianti, abilità nascoste e comportamenti bizzarri. Ve ne vogliamo raccontare alcuni particolarmente singolari:

  1. Le tartarughe sono notevolmente longeve, alcune specie possono vivere anche più di 100 anni.
  2. Le tartarughe hanno sviluppato adattamenti straordinari per sopravvivere. Il loro guscio offre protezione e sostegno strutturale, mentre le zampe palmate sono perfette per la vita acquatica.
  3. La migrazione è davvero incredibile. Alcune specie, infatti, coprono lunghissime distanze per raggiungere le aree di nidificazione e tornano spesso nella stessa spiaggia dove sono nate per depositare le uova.
  4. Emettono suoni per comunicare tra di loro, che possono variare da semplici grugniti a veri e propri canti.

Se hai a cuore il tema delle tartarughe, visita il sito ufficiale dedicato a loro: https://www.worldturtleday.org/

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