Il Club dei Cerca-Cose: sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente e degli altri.
“Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza”. Questa citazione di Greta Thunberg è anche il motto del Club dei Cerca-Cose, la newsletter del venerdì per insegnare alle bambine e ai bambini la cura della Terra e del prossimo.
E dato che anche Accendi è sempre in cerca di cose che impattano sul nostro futuro, pensiamo di fare parte del club. Chiediamo conferma alla fondatrice, Anna Delli Noci.
L’intervista alla fondatrice del club dei Cerca cose: Anna Delli Noci.
Anna, chi può far parte del Club dei Cerca-Cose?
Il club dei cerca-cose è una community che vuole crescere la prossima generazione di leader con empatia e libertà. Possono farne parte famiglie, insegnanti, e tutti coloro che condividono storie e attività con le bambine e bambini e hanno a cuore il rispetto e la cura del prossimo e della Terra.
Com’è nata l’idea, o forse dovremmo dire l’esigenza, di questo progetto?
Circa un anno fa mio padre è morto a causa di un tumore provocato dall’inquinamento. Nella mia città, Taranto, l’incidenza di queste malattie è una delle più alte in Europa. Lui mi ha chiesto di parlare a mia figlia e a tutti i nipoti (siamo una famiglia numerosa!) di quello che gli era successo. In quel periodo frequentavo spesso l’edicola del quartiere per trovare materiali che potessero intrattenere i bambini della famiglia mentre noi adulti ci occupavamo di lui. Ho trovato solo libricini intrisi di stereotipi che dipingevano le bambine senza alcun interesse verso il presente perché prese dalla cura della bellezza e i bambini impegnati a sfoggiare la forza, senza cenno alle emozioni. Non si tratta solo di intrattenimento ma di strumenti sui quali i bambini costruiscono la loro idea di mondo, così mi sono detta che avrei provato a creare le cose che cercavo.
Chi inventa le attività da far svolgere?
Ho riunito una piccola redazione che lavora da remoto composta da me, che mi occupo di marketing, da Alessandra Macchitella, una bravissima scrittrice e giornalista, e da una brillante illustratrice e graphic designer, Roberta Cagnetta, per costruire nuove storie e attività e dare spazio a conversazioni profonde su temi che investono la nostra quotidianità. In questa sezione si possono scaricare gratuitamente tutte le risorse dei cerca-cose che abbiamo realizzato fino ad ora.
“Forti come ali di farfalla”, ad esempio, riprende il detto che “il battito d‘ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo” come metafora che ogni azione ha un impatto nel mondo e tutti siamo interconnessi; al titolo seguono 7 consigli per salvaguardare la biodiversità. L’operazione che stiamo cercando di fare coi cerca-cose, quindi, è molto focalizzata sulle soluzioni che tutti noi, compresi i bambini, possiamo attuare a partire da ciò che abbiamo a disposizione.
Durante il lockdown avete cercato di dare degli aiuti extra ai genitori?
Abbiamo creato contenuti che sono finiti anche nelle case di attori e attrici, come Martina Stella, e molti ci hanno scritto per ringraziarci!
Come si collega la vostra battaglia agli stereotipi a quella a favore dell’ambiente?
Entrambe le battaglie puntano a un futuro più equo, giusto e sostenibile per tutti. Credo che chiunque abbia a che fare con l’infanzia debba fare un grande lavoro sul linguaggio e sulla rappresentazione. Le sfide del futuro che aspettano questa generazione di bambine e bambini sono molto grandi, pensiamo solo alle conseguenze del cambiamento climatico.