Pantone 2023: quali sono e che significato hanno il colore dell’anno e il colore della biodiversità
Luminoso, opaco, acceso, saturo… Ci sono così tanti modi per descrivere un colore. Ma se dobbiamo indicare la nuance precisa da replicare, come facciamo a metterci tutti d’accordo?
Pantone ha la risposta, in codice.
Cos’è il colore dell’anno Pantone e che significato ha
Pantone è diventato sinonimo di “colore” e coincide anche con il nome dell’azienda statunitense che ha creato il Pantone Matching System, un sistema univoco di classificazione grazie a cui a ogni gradazione corrisponde un solo codice numerico.
Nel corso dei decenni l’azienda è diventata sempre più un punto di riferimento per la catalogazione delle diverse tonalità, tanto che nel 1999 nasce l’iniziativa di eleggere il “colore Pantone dell’anno”.
Il primo Color of the Year è stato il Cerulean, un azzurro polvere a metà tra il blu e il verde acqua. L’idea di ricercare una nuance caratteristica per ogni anno ha riscosso così tanto successo che ha finito per influenzare e dettare le tendenze in fatto di stile nei settori della moda, della grafica e del design.
Qual è il colore Pantone 2023? Scopriamo il Viva Magenta
Il colore del 2023 è appena stato svelato: stiamo parlando del PANTONE 18-1750 Viva Magenta. Una gradazione di rosso che si ispira alle sfumature della natura e si presenta particolarmente audace, potente e intensa.
Come ha dichiarato Leatrice Eiseman, Executive Director del Pantone Color Institute:
“In questa era di tecnologia, cerchiamo di trarre ispirazione dalla natura e da ciò che è reale. PANTONE 18-1750 Viva Magenta discende dalla famiglia dei rossi, e si ispira al rosso della cocciniglia, uno dei coloranti più preziosi appartenenti alla famiglia dei coloranti naturali nonché uno dei più forti e luminosi che il mondo abbia conosciuto”.
Il nuovo Color of Biodiversity: un colore in difesa dell’ambiente
Il pantone “uscente”, del 2022, è il Very Peri, un vivace pervinca.
Inoltre l’anno scorso è stato eletto anche un nuovo titolo, il Colore della biodiversità, a difesa dell’ambiente. Decisa in collaborazione con l’azienda produttrice di tè Tealeaves, questa tonalità si ispira al “pigmento più antico nel mondo”: un rosa acceso e brillante estratto in Mauritania da un gruppo di rocce sedimentarie marine.
Il prelievo della tinta è stato possibile grazie alla dottoressa Nur Gueneli, dell’ANU Research School of Earth Sciences, che sottolinea:
I pigmenti rosa brillante sono i fossili molecolari della clorofilla prodotta da antichi organismi fotosintetici che abitavano un antico oceano scomparso da tempo.
Insomma, non poteva esserci un colore più adatto per indicare la grandissima varietà di specie viventi ed ecosistemi che popolano il nostro Pianeta e la nostra responsabilità nel preservare questi delicati equilibri ambientali.