Addio alla plastica monouso in Italia dal 14 gennaio: recepita la direttiva europea SUP
Dettagli del decreto ed entrata in vigore in Italia.
E così dal 14 gennaio di quest’anno, grazie al Decreto Legislativo 196, l’Italia ha vietato la produzione e alla vendita della plastica monouso, non compostabile né biodegradabile.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione ecologica, che si pone l’obiettivo di ridurrela dispersione della plastica nell’ambiente, specialmente nei mari e negli oceani.
Se ancora ti capita di vedere in commercio bicchieri o piatti di plastica è perché si tratta di scorte e fondi di magazzino, ma gradualmente andranno a scomparire in toto dai nostri scaffali. Forse avrai già notato che sono sempre più presenti alternative in altri materiali, come la carta o il bambù.
Direttiva europea SUP (Single Use Plastics) sulla plastica monouso.
Con questa legge l’Italia accoglie la Direttiva europea SUP (acronimo di Single Use Plastics) del 2019, emanata proprio al fine di promuovere il passaggio a un’economia circolare.
Nel testo viene fatto riferimento all’utilità di questo materiale, che tuttavia deve essere trattato in maniera più sostenibile
Anche se la plastica svolge un ruolo utile nell’economia e trova applicazioni essenziali in molti settori, il suo uso sempre più diffuso in applicazioni di breve durata, di cui non è previsto il riutilizzo né un riciclaggio efficiente, si traduce in modelli di produzione e consumo sempre più inefficienti e lineari.
Sono sempre più i Paesi che si stanno muovendo in questo senso, anche fuori dal Parlamento Europeo: Regno Unito e Russia, infatti, hanno preso la stessa decisione.
Inoltre alcuni Governi, come quello francese e spagnolo, hanno pensato di incentivare la spesa sfusa vietando gli imballaggi di plastica per verdura e frutta fresca.
Plastica Monouso: cos’è e quali prodotti sono vietati.
Entriamo ora nel dettaglio degli oggetti che saranno vietati. Partendo dal presupposto che “monouso” è sinonimo di usa-e-getta, abbiamo:
- Posate, piatti, cannucce, bicchieri di plastica;
- cotton fioc
- bastoncini per palloncini
- miscelatori di cocktail
- alcuni contenitori per alimenti in poliestere espanso.
Come sostituire la plastica monouso: le alternative.
L’eliminazione della plastica monouso non comporterà la sparizione degli oggetti sopra elencati: per ognuno di loro è già in commercio da anni una soluzione fatta con materiali alternativi.
I cotton fioc, ad esempio, hanno già quasi tutti bastoncini in cartone, così come piatti e bicchieri sono ormai di carta o bambù.
E poi ci sono i “grandi” classici come il vetro e l’alluminio, che rendono l’oggetto utilizzabile più e più volte.
Infine, sono in corso diversi esperimenti, come l’uso delle foglie di palma per la produzione dei piatti, l’amido di patata o di mais per la realizzazione di bioplastiche e l’impiego della bagassa, uno scarto della lavorazione della carta da zucchero. La questione è: ce la faranno a superare la prova del tempo e a sostenere una grande domanda dal mercato?
Sanzioni
Venditori e produttori che non rispettano il Decreto Legislativo 196 rischiano di incorrere in una multa che va da 2.500€ a 25.000€.
Resta salva la possibilità di dar fondo alle scorte, purché si dimostri che la loro immissione sul mercato è stata antecedente al 14 gennaio 2022.
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