La magia del cinema non ha barriere: intervista a Fabrizio Savarese.
Se oggi il cinema di Brescia ha una sala per persone sorde con una programmazione aggiornatissima, è merito di Fabrizio Savarese. La sua idea di aggiungere i sottotitoli è una piccola, grande rivoluzione, non solo per chi non è udente. Noi di Accendi volevamo saperne di più, per questo gli abbiamo fatto qualche domanda.
Fabrizio, da dove nasce la tua passione per il cinema?
Ricordo benissimo di quando sono stato al cinema di Crema con mio amico d’infanzia a vedere il film del 1989 “Batman” mi sentivo eccitato ed entusiasta perché Batman sapeva come sconfiggere il nemico numero uno: Joker. Da allora è nata la mia passione per il cinema. I miei preferiti sono i film di fantascienza, gli horror ma mi piacciono molto anche quelli d’avventura. Un film è bello quando lo rivedo centinaia di volte e continua a piacermi come la prima, perché mi trasmette le stesse emozioni,come è successo con “Salvate il soldato Ryan” o “Forrest Gump”.
Quando hai avuto l’idea di una sala cinematografica per sordi?
Quando ero piccolo sognavo di diventare un attore sordo perché imitavo tanti personaggi, tra cui Batman e Zorro. In passato sono stato al cinema con i miei ma non capivo niente. Nel 2016 il mio amico Luca mi aveva avvisato che al cinema di Curno, in provincia di Bergamo, davano “Batman vs Superman” con sottotitoli in italiano. Ho scoperto così che in alcune città si proiettavano film stranieri in lingua originale sottotitolati. “A Brescia no… Ma come è possibile?” mi sono detto. Poco tempo fa mi è venuta l’idea di dedicare un’intera sala alle persone sorde una volta a settimana. Ne ho parlato con Alessandro Cantoni, mio amico e Assessore alla Partecipazione presso il Comune di Brescia, che ha inoltrato la proposta al sindaco. Dopo mesi ho finalmente realizzato il mio sogno. Devo, prima di tutto, ringraziare il proprietario della Multisala Oz, David Quilleri, che ha accolto la mia richiesta e l’ha trasformata in realtà; poi Ida Ferrari per l’intervista pubblicata sulla pagina Facebook “iLíber de Brèsa”; Omar e Lorenza che mi avvisano della programmazione settimanale. E non dimentico anche Alessandro Cantoni e l’ENS (Ente Nazionale dei Sordi) che mi hanno aiutato. Senza di loro non avrei mai potuto farcela. È importante portare le persone sorde al cinema per abbattere le barriere e favorire nuove amicizie.
In realtà non solo le persone sorde frequentano la sala, vero?
Si è vero, la sala è aperta a tutti, compresi disabili e studenti che possono imparare l’inglese.
È importante non solo per i sordi, perché il cinema è cultura fondamentale.
Il popolo bresciano ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, anche se all’inizio la maggior parte non si era accorta che c’era la sala per sordi al cinema.
È stato facile realizzare il tuo sogno?
Beh, non è stato facile, perché all’inizio non sapevo cosa fare ma ho capito come convincere il comune di Brescia ad approvare la mia proposta. Sai a cosa penso? Alla frase di Star Wars: “Che la Forza sia con te”, pronunciata da Ian Solo e usata come segno di buon augurio specialmente fra coloro checredono nel latobuono della Forzao in generale per intendere “Buona fortuna”. Significa che io credo in me stesso per andare avanti e grazie a quel film ho trovato la forza per continuare a lavorare a un progetto utile.
Qual è il primo film che sei andato a vedere alla riapertura del cinema dopo il Covid?
Ricordo che lo scorso settembre sono andato a vedere “Tenet”, poi i cinema hanno di nuovo chiuso, ma quando hanno riaperto ho preso subito il biglietto per “Cruella”. Naturalmente, con sottotitoli.
Che progetti ci sono all’orizzonte?
Ho mille idee in testa!
Vorrei che almeno un cinema di ogni città dedicasse una serata alla settimana ai sordi con la visione di film in prima uscita, come già si fa a Brescia.
Ho creato un gruppo su Facebook, Movie News, dove pubblico i trailer dei nuovi film e le loro uscite.
Mi piacerebbe continuare a promuovere la causa e portare i sottotitoli anche in televisione, su tutti i canali.
Unaltro progetto è portare i bambini sordi (ad esempio gli alunni della scuola Audiofonetica di Mompiano) al cinema Oz a vedere film d’animazione sottotitolati.
E un giorno mi piacerebbe creare un piccolo festival per gli attori internazionali sordi per raccontare le loro storie e i loro film.