Impianto geotermico domestico: una soluzione sostenibile ed efficiente
Hai mai sentito parlare della possibilità di utilizzare fonti di calore provenienti dal sottosuolo, sfruttando quindi la stabilità termica della terra, per riscaldare l’ambiente o produrre acqua calda? È quello che succede scegliendo come soluzione domestica l’installazione di un impianto geotermico.
Facciamo subito un passo indietro e chiariamo il significato di geotermico:
la parola “geo” significa Terra e “termico” si riferisce al calore.
Quindi, la geotermia è energia termica (o calore) estratta dal sottosuolo della Terra.
Questo tipo di soluzione in casa ha, tra i principali vantaggi, un’elevata efficienza energetica. Rispetto a sistemi tradizionali, come le caldaie a gas o il riscaldamento elettrico, l’impianto geotermico richiede meno energia per generare calore e ciò si traduce in minori consumi e, di conseguenza, in una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Oltre ad essere una fonte di energia pulita è anche particolarmente versatile, perché grazie all’inversione del ciclo termodinamico, riscalda gli ambienti in inverno e rinfresca in estate. L’integrazione con sistemi di produzione di acqua calda sanitaria, offre un approccio completo per tutte le esigenze energetiche domestiche.
Ora proviamo ad andare ancora più nel dettaglio per capire qual è una definizione esaustiva di energia geotermica.
Che cos’è l’energia geotermica: come sfruttare il calore della terra
La geotermia è un processo che sfrutta il calore naturale per produrre energia termica o elettrica. Il suo funzionamento coinvolge diversi passaggi:
- Estrazione del calore da pozzi geotermici
- Recupero del calore attraverso un sistema di tubi
- Utilizzo del calore per riscaldare o generare elettricità
- Reiniezione o smaltimento del fluido geotermico nel sottosuolo
Le sorgenti di energia geotermica sono principalmente tre, a seconda della profondità di estrazione: idrotermica, geo pressurizzata e petrotermica.
L’intero processo, a livello domestico o industriale, viene veicolato attraverso delle centrali geotermiche presenti in tutta Europa. L’Italia è tra gli stati più all’avanguardia nell’utilizzo dell’energia geotermica a livello mondiale. Fin dai primi anni del 1900, il nostro Paese è stato pioniere nello sfruttamento di questa forma di energia proveniente dal sottosuolo, e continua a mantenere un ruolo di primo piano nel settore. Le principali centrali elettriche geotermiche si trovano in Toscana, nel triangolo Larderello-Travale-Radicondoli e sul Monte Amiata. Anche le province di Siena, Pisa e Grosseto sfruttano intensamente la geotermia per produrre energia elettrica utilizzata poi su tutto il territorio nazionale.
Va anche sottolineato che, il calore del sottosuolo si rigenera continuamente in modo del tutto naturale, per questo l’energia che ne deriva è considerata una fonte rinnovabile. Oltre al fatto che non produce emissioni di gas serra significative o inquinanti atmosferici durante il suo utilizzo.
Impianto geotermico: come funziona
Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, proviamo a spiegare in modo chiaro e semplice quali sono i principali elementi di un impianto geotermico e come funzionano.
La caldaia geotermica è il punto di accesso, è responsabile del prelievo del calore dal terreno e fa circolare l’acqua o un fluido termovettore attraverso un sistema di sonda o pozzi: la sonda geotermica è costituita da un tubo in cui circola un fluido termovettore che assorbe il calore dal terreno. Dai pozzi geotermici, invece, si accede alle riserve di acqua calda o vapore presenti sotto terra. La pompa assorbe il calore dalla sorgente e lo trasferisce all’ambiente interno dell’edificio. In alcuni impianti, viene utilizzata una turbina geotermica per generare elettricità, alimentata dal vapore o dall’acqua calda proveniente dal sottosuolo.
Geotermico ad alta entalpia
Quando parliamo di impianti geotermici ad alta entalpia ci riferiamo allo sfruttamento di vapore o acqua calda ad alta temperatura estratti da profonde sorgenti geotermiche. Questo calore viene utilizzato per produrre elettricità in centrali geotermiche. A livello tecnico, il vapore fa girare una turbina collegata a un generatore elettrico, producendo così energia pulita e rinnovabile.
Geotermico a bassa entalpia
Gli impianti geotermici a bassa entalpia, invece, sono più comuni e vengono scelti per riscaldare gli interni delle case e produrre acqua calda. In questo caso, l’acqua calda o il vapore a bassa temperatura vengono estratti da sorgenti idrotermiche, pozzi poco profondi e convogliati attraverso una rete di tubi sotterranei. Da qui, il calore viene quindi trasferito all’acqua o all’aria per riscaldare gli ambienti o per l’uso in impianti idraulici.
Lo schema di un impianto geotermico domestico
Il cuore dell’impianto domestico è la pompa di calore geotermica, che sfrutta il principio della compressione e dell’espansione di un fluido refrigerante per trasferire il calore in modo efficiente dal sottosuolo all’edificio a cui è destinato.
Come si evince anche dall’immagine che riporta uno schema molto semplice dell’impianto geotermico, sono presenti altri componenti principali, non meno importanti:
- Sonde geotermiche
tubature realizzate in polietilene, riempite con un fluido termovettore e installate in orizzontale o verticale in base alla profondità di intervento. - Serbatoio d’accumulo
che ha la funzione di riserva termica, consentendo di avere a disposizione acqua calda quando necessario. - Sistema di distribuzione
costituito da radiatori, pavimento radiante o ventiloconvettori, a seconda delle esigenze di riscaldamento e raffrescamento dell’ambiente.
Energia geotermica: come sfruttarla in casa
Se paragonata alla diffusione del fotovoltaico, l’installazione di un impianto geotermico domestico è molto meno frequente. Eppure, la sua efficienza è superiore rispetto ad altre pompe di calore.
In casa, l’applicazione di questa fonte energetica è molto versatile, oltre al riscaldamento, al raffreddamento e alla produzione dell’acqua calda sanitaria, il geotermico può essere sfruttato anche per:
- Riscaldamento e raffrescamento combinati: grazie all’utilizzo di una pompa di calore geotermica reversibile, per regolare la temperatura interna in base alle esigenze stagionali.
- Pre-riscaldamento e pre-raffrescamento dell’aria: attraverso un sistema di ventilazione, l’aria esterna passa attraverso uno scambiatore di calore interrato che cede o assorbe il calore dal terreno, contribuendo a ridurre il carico termico dell’impianto di riscaldamento o di raffrescamento.
Energia geotermica vantaggi e svantaggi
Come ogni soluzione, anche l’utilizzo di energia geotermica presenta pro e contro che vale la pena conoscere e analizzare per fare una scelta ponderata e consapevole, sotto ogni punto di vista: fattibilità dell’installazione, costi e impatto ambientale.
Vediamo allora quali sono i principali vantaggi e svantaggi di un impianto geotermico domestico rispetto alle sue peculiari caratteristiche:
VANTAGGI | SVANTAGGI |
✓ Sostenibilità | x Limitazioni geografiche |
✓ Bassa emissione di CO2 | x Costo di installazione |
✓ Disponibilità continua | x Rischi geologici |
✓ Efficienza energetica | x Limitata scalabilità |
Incentivi per un impianto geotermico domestico
Se è vero che uno dei deterrenti alla diffusione dello sfruttamento del calore geotermico a casa è il tema dei costi, va però detto che si può beneficiare di incentivi che rendono la spesa dell’impianto geotermico più vantaggiosa.
Per essere precisi, i bonus riguardano più nello specifico l’installazione di pompe di calore, che però – come abbiamo visto nei precedenti paragrafi – è un elemento fondamentale proprio del geotermico.
I bonus pompa di calore 2023 comprendono diverse opzioni, come pompe di calore aria-acqua, acqua-acqua, aria-aria, geotermiche e sistemi ibridi composti da pompa di calore e altro generatore idoneo.
I principali attualmente attivi, che si possono applicare a questo caso, sono:
- Ecobonus al 65% valido fino al 31 dicembre 2024
- Bonus casa al 50% sempre fino al 31 dicembre 2024
- Superbonus 110% per i condomini fino al 31 dicembre 2023, 70% fino al 31 dicembre 2024 e 65% fino al 31 dicembre 2025
- Conto Termico, che prevede incentivi per interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e incremento dell’efficienza energetica ed è erogato direttamente da GSE (il proprio Gestore dei Servizi Energetici) in rate annuali o in un’unica soluzione, in base al valore totale.
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