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Cottura passiva: cos’è e come cuocere la pasta a fuoco spento

Si può cuocere la pasta con il fornello spento? Scopri i pro e i contro della cottura passiva per risparmiare gas in cucina.

cottura passiva della pasta

Ultimamente si parla molto della cottura passiva, sebbene in campo culinario sia nota da tempo. La rinnovata curiosità si è accesa in seguito al post Facebook del Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, come consiglio per diminuire il consumo energetico in casa.

Cuocere la pasta a fuoco spento: è veramente possibile?

Diciamo che se un Premio Nobel la consiglia, ci restano pochi dubbi. Cuocere la pasta a fuoco spento non solo è possibile ed è più sostenibile, ma permette anche di conservare i principi nutritivi degli alimenti.

Se leggi Clic, ti sarà già capitato di imbatterti in ricette che prevedono questa cottura alternativa, come gli spaghetti allo scoglio in vasocottura o la pasta corta alle vongole.

Cottura passiva: cos’è e come funziona

Già secoli fa i Paesi orientali utilizzavano il metodo della cottura passiva per preparare i propri piatti: rispetto a quella tradizionale, questa tecnica sfrutta esclusivamente il calore dell’acqua generato durante l’ebollizione. Una volta raggiunta la temperatura necessaria, si spegne il fornello e si porta a termine la ricetta in modalità, appunto, “passiva”, perché non richiede l’impiego di ulteriori fonti d’energia.

Infatti la pasta non ha bisogno di un bollore continuo di 100°: per permettere il coagulo del glutine e portare a termine la cottura basta che l’acqua si mantenga intorno ai 75-80°.

I pro e i contro della cottura passiva

Questa tipologia di preparazione dei cibi ha alcuni pro e contro.

Tra i vantaggi, troviamo, in primis, il risparmio: spegnere prima il fornello comporta una riduzione dell’impatto sulle utenze energetiche. Si può arrivare addirittura a consumare ben 44,6 kWh in meno in un anno1. Inoltre gli alimenti continuano a conservare i loro principi nutritivi.

Nel caso dei “contro”, non ci sono dei veri e propri svantaggi, ma è importante eseguire con attenzione i vari passaggi. Per avere un risultato ottimale è bene:

  • non alzare mai il coperchio finché il piatto non è ultimato;
  • usare pentole dal fondo spesso, che favoriscono il mantenimento del calore;
  • nel caso della pasta, rispettare rigorosamente i tempi indicati sulla confezione.

Non solo pasta: la cottura passiva dal riso alle verdure

Con la cottura passiva è possibile preparare non solo la pasta, ma anche tutta una serie di altre pietanze: il riso bollito, verdure quali asparagi, carote, finocchi e patate, ma anche zuppe con legumi e cereali.

Che dici, la proviamo?

 

Fonte:

1 http://www.alternativasostenibile.it/articolo/mai-senza-coperchio-meno-acqua-e-cottura-passiva-tre-semplici-regole-una-pasta-ancora-pi%C3%B9

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