Perdite di rete nella bolletta elettrica, cosa sono e come vengono calcolate
Dal 1° luglio 2021, tutti i fornitori di energia sono obbligati a esporre all’interno delle condizioni economiche, il prezzo comprensivo delle perdite di rete dell’energia elettrica. Fino al 2021, questo costo era esposto solo in bolletta, oggi invece va chiarito prima della firma del contratto, così da assicurare maggiore trasparenza nei confronti degli utenti.
Torniamo quindi a parlare di come leggere attentamente la bolletta, in questo caso quella elettrica, e di come imparare a riconoscere le varie voci di spesa per avere una maggiore consapevolezza non solo di quello che consumiamo, ma anche di cosa paghiamo e perché.
Capire cosa sono le perdite di rete sulla materia prima dell’energia e come influenzano la bolletta della luce è un passo importante per avere una visione completa e dettagliata della propria spesa elettrica.
Che cosa sono le perdite di rete
Le perdite di rete sono dispersioni di energia elettrica che si verificano durante il processo di produzione e distribuzione della corrente.
Questo significa che, da quando l’energia viene prodotta nelle centrali fino al momento in cui arriva nelle abitazioni e nelle aziende, una parte non raggiunge la destinazione finale. Questa quantità di corrente “persa” lungo il percorso all’interno della rete di distribuzione di energia costituisce appunto quelle che vengono classificate come perdite di rete.
A pagarne le spese sono i clienti finali, perché la perdita viene addebitata agli utenti dalle società fornitrici di energia elettrica, tramite le compagnie di distribuzione che gestiscono la rete elettrica.
Le compagnie sono tenute a impegnarsi per migliorare le modalità di rilevazione e misurazione delle perdite ed evitare errori di gestione. L’obiettivo finale, infatti, è garantire una rete di distribuzione dell’energia elettrica più efficiente, che riduca gli sprechi e, di conseguenza, le spese per il consumatore finale.
Quanto incidono le perdite di rete sulla bolletta
Per verificare a quanto ammontano le perdite di rete, vanno consultati i dettagli presenti in ogni bolletta elettrica. Le perdite sono inserite all’interno della macro-voce in fattura “Spesa per la Materia Energia”. Controllando questa sezione, è possibile conoscere con esattezza quanto incide la dispersione di energia elettrica sul costo totale della tua fornitura elettrica.
Purtroppo, la perdita di rete è fisiologica e, per quanto si stia investendo per cercare di contenerla il più possibile, allo stato attuale è inevitabile. Anche se l’energia dispersa non è stata direttamente utilizzata dal consumatore, il costo va a incidere sulla bolletta dell’energia elettrica, rappresentando una percentuale del consumo totale addebitato.
Da chi vengono stabilite
Il compito di determinare la quantità di corrente dispersa, che deve essere addebitata ai consumatori in bolletta, spetta all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
ARERA vigila anche sulle misure adottate per evitare tali perdite da parte delle compagnie produttrici e distributrici e, periodicamente, stima la percentuale di perdita di energia. Questa percentuale può variare a seconda del tipo di tensione degli impianti elettrici delle abitazioni e della zona di riferimento dei clienti, anche se gli indici vengono standardizzati a livello nazionale.
Con la delibera 584/2023/R/eel del 12 dicembre 2023 riguardo alla Regolazione delle perdite sulle reti di distribuzione di energia elettrica, ARERA ha esteso anche per l’anno 2024 il meccanismo di perequazione e dei fattori percentuali convenzionali di perdita.
ARERA offre anche incentivi per le compagnie che adottano strategie volte a contenere le perdite. A questo proposito, vengono fissati obiettivi triennali che le imprese distributrici dovrebbero raggiungere per rendere più efficienti le reti.
Come si calcola la perdita di rete
La perdita di rete viene calcolata moltiplicando il consumo di energia elettrica del cliente per un coefficiente di perdita stabilito da ARERA. Questo coefficiente varia a seconda della tensione della rete di distribuzione (bassa, media o alta tensione).
Ad esempio, per la bassa tensione, il coefficiente di perdita di rete è generalmente intorno al 10,4%. Quindi, se un cliente consuma 1000 kWh, le perdite di rete saranno calcolate come 1000 kWh x 10,4% = 104 kWh, che verranno aggiunti al totale della bolletta.
Per sapere come si calcolano le perdite di rete, basta sapere che, in linea di massima:
- per le forniture in bassa tensione, le perdite di rete corrispondano a poco più del 10% della corrente erogata
- per gli impianti in media tensione, le perdite corrispondono a poco meno del 4%.
- percentuali più basse, intorno al 2%, si registrano invece per gli impianti in alta tensione.
Cosa vuol dire al lordo o al netto dei consumi in bolletta
Quando si parla di perdite di rete, i termini “al lordo” e “al netto” si riferiscono a come vengono presentati i consumi nella bolletta.
- Al lordo delle perdite di rete significa che il consumo indicato include già la percentuale di energia dispersa.
- Al netto delle perdite di rete, invece, indica il consumo reale dell’utente senza includere la quota di energia persa.
Le bollette elettriche di solito mostrano il consumo al lordo delle perdite di rete, rendendo chiaro al cliente quanto viene addebitato per la dispersione energetica.
Come pagare le perdite di rete
Le perdite di rete sono integrate nella bolletta elettrica e non richiedono un pagamento separato. Il costo viene automaticamente incluso nel calcolo totale del consumo energetico. I clienti non devono fare altro che pagare la bolletta come fanno normalmente.
Tuttavia, è utile conoscere questa voce per comprendere meglio la composizione della bolletta e sapere che una parte del costo è dovuta alla dispersione di energia nel processo di trasmissione e distribuzione.
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