Pompa di calore ibrida: guida completa per il riscaldamento efficiente e smart
In un momento storico dove non manca l’attenzione verso la transizione energetica e la ricerca di soluzioni ecocompatibili per il riscaldamento domestico, la pompa di calore ibrida si distingue come una scelta innovativa e ad alta efficienza.
Quali sono le caratteristiche, il funzionamento, i vantaggi e gli svantaggi di questa tecnologia all’avanguardia? Scopriamolo insieme.
Che cos’è e a cosa serve una pompa di calore ibrida
Una pompa di calore ibrida è un sistema di riscaldamento avanzato che combina due tecnologie: una pompa di calore elettrica e una caldaia a condensazione a gas.
Questo tipo di sistema integrato è progettato per riuscire a combinare l’efficienza energetica della pompa di calore con la sicurezza e la potenza della caldaia a condensazione.
L’obiettivo è poter garantire così un livello comfort abitativo superiore, adattandosi automaticamente alle condizioni esterne e alle esigenze di riscaldamento della casa.
Il risultato è una serie di vantaggi ideali per chi cerca di ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale:
- Efficienza energetica
- Risparmio sui costi
- Adattabilità
- Sostenibilità ambientale
Come funziona una pompa di calore ibrida
Il funzionamento è basato sull’integrazione di due componenti principali:
- una pompa di calore
- una caldaia a condensazione
Come funziona l’integrazione tra pompa di calore e caldaia ibrida?
La pompa di calore utilizza l’energia elettrica per trasferire il calore dell’aria esterna all’interno dell’abitazione, mentre la caldaia a condensazione entra in funzione quando le temperature esterne sono troppo basse per garantire un’efficienza ottimale della pompa di calore.
Il sistema intelligente della pompa di calore ibrida gestisce in modo automatico l’attivazione della pompa o della caldaia, assicurando che venga sempre utilizzata la soluzione più efficiente. Ovvero:
- Temperature esterne miti
In caso di temperature esterne favorevoli, la pompa di calore elettrica entra in funzione, sfruttando l’energia rinnovabile per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Questo garantisce un funzionamento ecologico ed economico.
Temperature esterne rigide
Quando le temperature scendono al di sotto di un certo limite prefissato, la caldaia a condensazione a gas prende il sopravvento, garantendo che l’impianto di riscaldamento ibrido funzioni con un’elevata efficienza energetica.
Quali sono le tipologie di pompa di calore ibrida
Le pompe di calore ibride si distinguono in tre categorie principali:
Aria – acqua | Utilizza l’aria esterna per riscaldare l’acqua che poi viene distribuita nel sistema di riscaldamento dell’abitazione. |
Geotermica | Sfrutta il calore del terreno attraverso una serie di tubi sotterranei per riscaldare l’acqua. |
Aria – aria | Riscalda direttamente l’aria all’interno dell’abitazione utilizzando l’energia termica dell’aria esterna. |
In Italia la pompa di calore aria-acqua è la più diffusa, perché particolarmente adatta per le condizioni climatiche lungo tutta la penisola, dove le temperature invernali tendono a rimanere sopra lo zero, rendendo questo sistema efficiente e affidabile per la maggior parte delle abitazioni.
In tutti e tre i casi, la pompa di calore è alimentata ad energia elettrica; mentre generalmente la caldaia a condensazione ibrida associata all’impianto è alimentata a gas.
Caldaia a condensazione ibrida, cosa c’è da sapere
La caldaia a condensazione è una componente fondamentale delle pompe di calore ibride. Questa tecnologia consente di recuperare il calore dai fumi di combustione, aumentando l’efficienza del sistema.
A differenza delle caldaie tradizionali che espellono i fumi di combustione senza alcun recupero di calore, infatti, le caldaie ibride utilizzano uno scambiatore per catturare e sfruttare il calore derivante dalla condensazione dei fumi stessi.
Questo processo consente di ottenere un rendimento termico superiore, poiché non si disperde l’energia termica contenuta nei fumi di scarico, ma la si riutilizza per riscaldare ulteriormente l’acqua del circuito di riscaldamento.
Le caldaie a condensazione ibride sono particolarmente efficienti in combinazione con la pompa di calore, poiché possono integrare o sostituire il riscaldamento quando le temperature esterne sono molto basse.
La vera rivoluzione è la sinergia tra le due tecnologie che assicura che l’abitazione sia sempre riscaldata in modo efficiente e conveniente.
Pro e contro della pompa di calore ibrida
Come ogni tecnologia, anche la pompa di calore ibrida presenta vantaggi e svantaggi che è importante considerare prima di effettuare un investimento.
Per aiutarti a determinare se è la scelta giusta per le tue esigenze tieni in considerazione queste caratteristiche:
✅ Pro
- Efficienza energetica: La combinazione di due tecnologie consente di ottimizzare i consumi energetici.
- Riduzione dei costi: L’uso combinato della caldaia ibrida con pompa di calore può ridurre significativamente i costi di riscaldamento.
- Flessibilità: Il sistema ibrido può adattarsi automaticamente alle condizioni esterne e alle esigenze di riscaldamento.
- Impatto ambientale: Riduzione delle emissioni di CO2 grazie all’uso efficiente delle risorse energetiche.
❌Contro
- Costo iniziale: L’installazione di un sistema ibrido può essere costosa.
- Manutenzione: Necessità di manutenzione regolare per garantire il funzionamento ottimale di entrambi i componenti.
- Complessità: La gestione di un sistema ibrido può essere più complessa rispetto a un sistema di riscaldamento tradizionale.
Quanto consuma una pompa di calore ibrida
Il consumo di una pompa di calore ibrida dipende da vari fattori, tra cui le dimensioni dell’abitazione, l’efficienza dei componenti e le condizioni climatiche. Generalmente, questo tipo di sistema consente un risparmio annuale che va dal 30% al 50% rispetto ai sistemi tradizionali.
In termini di consumo, un impianto ibrido che combina una caldaia a condensazione e una pompa di calore può variare dai 2 ai 12 kWh o da 0,20 a 1,25 metri cubi di gas per ogni ora di funzionamento. Di conseguenza, una pompa di calore consuma indicativamente circa 0,5 kWh di energia elettrica per ora.
Quanto costa una pompa di calore ibrida e quali sono i bonus disponibili
Il prezzo di una pompa di calore ibrida può variare significativamente in base alla tipologia e alla dimensione dell’impianto.
Le voci di spesa da considerare per calcolare quanto costa l’installazione di una pompa di calore ibrida sono:
- fornitura dei generatori (caldaia e pompa di calore)
- accessori e collegamenti
- manodopera
- adempimenti del professionista
Installare una pompa di calore ibrida, però, conviene grazie alle agevolazioni fiscali e agli incentivi disponibili.
Tra i principali bonus edilizi vi sono l’Ecobonus, il Bonus Casa e il Conto Termico.
A partire dal 2007, infatti, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti di pompe di calore è inclusa fra gli interventi agevolati con l’Ecobonus al 65% e il Bonus ristrutturazione al 50%. Per i sistemi ibridi, che combinano una pompa di calore con una caldaia a condensazione, valgono le stesse agevolazioni:
- Ecobonus con una detrazione del 65% e un massimale di spesa pari a €30.000
- Bonus Casa al 50% con un massimale di €96.000
Per l’Ecobonus è necessario che:
- La caldaia e la pompa di calore funzionino in modo abbinato e integrato.
- Il rapporto tra la potenza utile nominale della pompa di calore e della caldaia sia ≤ 0,5.
- Il COP della pompa di calore sia maggiore o uguale ai valori definiti nell’allegato F del DM 06/08/2020.
Un ulteriore incentivo è quello previsto dal Conto Termico 2.0. Stabile e senza scadenza, è destinato agli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. Può essere utilizzato sia dai privati sia dalle Pubbliche Amministrazioni e viene calcolato in base all’energia termica prodotta, non alle spese sostenute per l’installazione.
Il Conto Termico è erogato dal GSE sotto forma di rate annuali costanti della durata compresa tra 2 e 5 anni, o in un’unica soluzione se l’importo dell’incentivo non supera i 5.000 euro.
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