Fondi di caffè: come utilizzarli in giardino, in casa e per prendersi cura di sé.

Dà energia, facilita la digestione e anche il risveglio.

Se mai avessimo bisogno di nuovi motivi per amare il caffè, ecco una lista di metodi innovativi per poter utilizzare i suoi fondi in casa, in giardino e su di noi.

Come riciclare i fondi di caffè in casa.

Pulire con i fondi di caffè.

Se devi rimuovere delle incrostazioni, metti sulla spugna i fondi del caffè per pulire tutto con facilità. Lo sporco è più ostinato del previsto? Aggiungi un po’ d’acqua tiepida e di sapone liquido.

Con i fondi di caffè ancora umidi, se hai un camino puoi rimuovere la cenere ed eliminare i cattivi odori.

Tingere i tessuti con i fondi di caffè: come fare.

Mai provato a rinnovare un vecchio capo dandogli nuovo colore?

In una pentola abbastanza grande, porta ad ebollizione l’acqua, quindi aggiungi 5 o 6 cucchiaini di fondi di caffè: mescola bene il tutto e infine lascia in immersione il capo per una notte. Il giorno dopo, stendilo dove non può essere colpito direttamente dal sole.

Allontanare i cattivi odori con il loro aroma.

I fondi di caffè asciutti possono fare anche da deodorante “green” per il tuo frigorifero, una scarpiera o l’armadio. Ti basterà riempire un sacchettino o una piccola ciotola con i fondi e lasciarli agire.

Gli usi cosmetici del caffè e dei suoi fondi.

Maschera con fondi di caffè.

Se vuoi ammorbidire la pelle del viso, puoi preparare una maschera molto gustosa a base di:

• 2 cucchiai di fondi di caffè
• 2 cucchiai di latte o yogurt
• 2 cucchiai di cacao in polvere
• 1 cucchiaio di miele.

Resisti alla tentazione di assaggiarla e applicala sulla pelle umida, con piccoli massaggi circolari. Fai riposare per un quarto d’ora circa, infine risciacqua.

I diversi usi per i capelli.

Per accendere la luminosità dei capelli, prepara un impacco con:

• 1 cucchiaino di fondi di caffè
• 1 cucchiaino di olio di Argan
• 1 cucchiaino di olio di avocado

Versa tutti gli ingredienti in un recipiente, quindi aggiungi un cucchiaio del tuo balsamo e mescola fino a che il composto non sarà omogeneo.

Applica il tutto sulle lunghezze dei capelli, senza trascurare le punte. Quindi avvolgi la tua chioma in una cuffia e fai riposare per mezz’ora. Infine risciacqua e procedi con il tuo solito shampoo.

Una variante di questo impacco, con l’olio di lino e di ricino al posto dell’olio di Argan e di avocado, serve invece a dare più robustezza al capello.

Inoltre, se noti che i tuoi capelli stanno diventando fragili, puoi realizzare un balsamo fatto in casa a base di:

• 2 o 3 cucchiai di fondi di caffè
• 1 cucchiaio di miele
• 1 tazza di tè verde.

Mescola tutti gli ingredienti e usa il composto come un qualunque balsamo, ovvero dopo lo shampoo e lasciandolo in posa qualche minuto, prima di risciacquarlo con acqua non troppo calda.

Come utilizzare i fondi del caffè per mani, piedi e corpo.

Se in cucina hai appena maneggiato uno di quegli alimenti dall’odore persistente, come l’aglio o le spezie, puoi toglierlo strofinando su dita e palmi i fondi del caffè, e poi risciacquare con acqua tiepida.

I fondi non sono un toccasana solo per le mani: prova a massaggiarli sulle zone ruvide dei piedi per ammorbidirle.

Infine, se li mescoli a un po’ di olio di oliva, puoi fare uno scrub per il corpo.

Riciclare i fondi di caffè come concime e repellente.

Concimare con i fondi di caffè: per quali piante è possibile?

I fondi di caffè sono ricchi di potassio, fosforo, rame e magnesio. Se nel tuo giardino ci sono fiori che prediligono i terreni acidi (ad esempio le rose, le camelie e le azalee), usali per concimare.

Un ottimo repellente contro zanzare, formiche e lumache.

Fai asciugare all’aria i fondi rimasti nella moka, quindi cospargili lungo il perimetro del tuo orto: serviranno come deterrente naturale per le lumache.

Se messi negli angoli di casa, possono allontanare anche le formiche. E se si fanno bruciare in un contenitore di vetro o latta, diventano una versione casalinga dello zampirone.

Note

Sai che c’è chi coi fondi di caffè produce eco-pellet? Leggi la nostra intervista a Francesca Lovato.